sabato 25 dicembre 2010
Yara: circo mediatico, ma non solo
lunedì 15 novembre 2010
le dimesse lezioni vendoliane
le dimesse lezioni vendoliane
venerdì 5 novembre 2010
ma che legge è questa
ma che legge è questa
venerdì 17 settembre 2010
l'unico Paese
l'unico Paese
lunedì 19 luglio 2010
Keith Jarrett live
Un pianista immenso, anzi un artista, che può farsi pagare così.
Una specie di ventilatore sul palco, perché il pianista vuole sempre 21 gradi quando suona.
Il caldo che per un’ora e cinquanta minuti sembrava non esserci più.
Tanti appassionati di jazz incantati, soprattutto nella tribuna dove il biglietto costava di meno.
Tanti personaggi che di jazz non sanno nulla ma c’erano lo stesso, eleganti.
Due di quelli eleganti che durante l’esecuzione del primo bis si sono alzati e se ne sono andati.
Tanti altri che subito dopo il primo bis si sono alzati e se ne sono andati.
Un pianista immenso che ha mandato a quel paese chi si è alzato. E se n’è andato.
Keith Jarrett live
mercoledì 16 giugno 2010
Zingonia, un problema elettorale
Zingonia, un problema elettorale
sabato 5 giugno 2010
le zanzare e il momento giusto
le zanzare e il momento giusto
domenica 30 maggio 2010
Josè l'arci italiano
Josè l'arci italiano
Informazione libera e puntuale
Informazione libera e puntuale
Da Bruni a Tentorio, la città che vivacchia
In un'intervista alla trasmissione dell'ex rettore Alberto Castoldi, il sindaco Franco Tentorio parla di Bergamo come città vittima del “toca negot”, città che “si ferma non appena c'è qualcosa da fare fuori dal comune e fuori dall'ordinario”. Vero. Anzi di più. Il sindaco non ha fatto altro che mettere in evidenza uno dei motivi per cui lui, e il centrodestra, hanno vinto le elezioni amministrative a giugno 2009. Non ho mai creduto che Roberto Bruni e il centrosinistra abbiano perso quelle elezioni travolti dalla ventata politica di leghismo e di destra che soffiava forte ad ogni livello. Al contrario, è stata una sconfitta tutta bergamasca, figlia di una città che vuole conservare, restare in equilibrio, a volte vivacchiare e specchiarsi in sé stessa. Tutto si può dire dell'Amministrazione comunale di centrosinistra tranne che non avesse fatto delle scelte. Scelte che hanno fatto discutere sulla mobilità (chiudere l'accesso alla città per un paio d'ore in una giornata infrasettimanale è coraggioso, nel bene o nel male); scelte pesanti sull'urbanistica con una contrattazione spinta all'estremo per ottenere opere pubbliche in cambio di volumi; scelte ancora una volta coraggiose sulle opere pubbliche: far saltare una tangenziale già appaltata e portare avanti il progetto di sventramento dell'ex parco faunistico, con tutta la sfiga (non ci sono altri termini) che ne è seguita. E di esempi ce ne sarebbero molti altri. La città del “toca negot” vivacchia o più semplicemente non ha apprezzato certe scelte nel merito. Resta da capire chi sarà il primo a saper fare, a saper toccare, senza perdere.
Da Bruni a Tentorio, la città che vivacchia
mercoledì 12 maggio 2010
Indispensabile
Indispensabile
martedì 4 maggio 2010
La sicurezza immaginaria, parte II
Per togliere di mezzo i parcheggiatori abusivi, che indicano alla gente fuori dall’ospedale dove piazzare l’auto per ottenere pochi spiccioli, il Comune di Bergamo ingaggia una cooperativa con parcheggiatori regolari. Risultato: via i biglietti automatici e un sacco di gente che si lamenta. Ma non è finita: per coprire il costo dei nuovi parcheggiatori il Comune di Bergamo estende la fascia di parcheggio a pagamento dalle 7 alle 21 e non più dalle 9 alle 19. Siamo fuori dall’ospedale e la nuova fascia oraria costringerà a pagare tutti gli utenti (regolari, italiani, bergamaschi, abusivi, clandestini, non clandestini, bravi e cattivi, uomini e donne) che la mattina presto hanno bisogno di fare un prelievo del sangue e la sera dopo le 19,30 vanno in visita dai parenti ricoverati. Tutto accade per via di una leggenda metropolitana, quella dei parcheggiatori senegalesi, selvaggi, molesti, cattivi, “che se non gli dai 10 centesimi ti rigano la macchina o ti rubano l’autoradio”. Ma quando mai? Già a settembre del 2008 un prete della parrocchia di Santa Lucia spiegava che non si sono mai avute vere notizie, nella zona, di ripicche dei parcheggiatori abusivi ai danni degli automobilisti. Il riferimento è a settembre 2008 perché tutti sanno, a Bergamo, che la decisione della Giunta di centrodestra è solo la seconda parte di una politica per la “sicurezza immaginaria”, di una politica contro gli spauracchi, che forse porterà qualche voto, o forse a qualcuno non ha portato nemmeno quello. Era stata infatti l’Amministrazione di centrosinistra di Bergamo, a settembre 2008, a puntare il dito contro i parcheggiatori abusivi, come se si trattasse già allora del principale problema della sicurezza a Bergamo. Un non problema. L’ordinanza contro gli oscuri parcheggiatori abusivi è di quel periodo, e all’ordinanza seguirono una serie di retate puramente dimostrative delle forze dell’ordine, finchè da parte di qualche abusivo non partì qualche pugno ai danni di un paio di poliziotti. Ma tra un tempo e l'altro dello stesso film resta un risultato mirabile: aumentano le ore in cui la sosta va pagata. Nella speranza che chi entra in ospedale per qualsiasi motivo non inizi a sentirsi un abusivo.
La sicurezza immaginaria, parte I (ottobre 2008 su Agoravox)
La sicurezza immaginaria, parte II
domenica 2 maggio 2010
sabato 24 aprile 2010
primavera Inter...
Difficile, o forse davvero facile crederci, quest'anno. Perchè se non è quest'anno ho l'impressione che sarà tra molto tempo ancora. Mercoledì Inter Barcellona, e per chi è tifoso dell'Inter qualcosa significa. Lungo gli anni, nella vita, ogni tanto ti vien voglia di far finta che del calcio e del tifo non te ne frega nulla. Poi di domenica in domenica, anche se non hai visto la partita in diretta, a fine giornata vai a guardarti i risultati. E poi se puoi, e se la squadra regge, il martedì o il mercoledì sera ti incolli leggermente alla tv per vedere cosa succede in Champions League. E poter fare ancora questo a fine aprile significa qualcosa, per il tifoso non così appariscente che sei.
I. di Cristiano Poletti
Al rigore assegnato/
lo stadio è sull'urlo/
di esplodere tra le mani/
una polvere di anni, io/
col il mio aprile/
crudele rinasco/
mentre si spiegano/
le bandiere al cielo/
nel buio elettrico/
azzurro misto nero.
primavera Inter...
Libero
Libero
venerdì 23 aprile 2010
Chi si sveglia ora
Fini. E' che costui sarebbe pure un brav'uomo. Ma si sveglia ora dopo 15 anni in cui ha dato e consegnato i suoi voti, tutti, fino in fondo, al grande capo. E si sveglia ora quando ormai è debole e una sua fuga sarebbe una fuga quasi da pochi intimi. Ha portato a morte lenta la sua famiglia, senza che nessuno se ne accorgesse, dandola più o meno in mano tutta al grande capo. E ora si sveglia.
Chi si sveglia ora
domenica 18 aprile 2010
libro in cerca d'editore
Viola in quei giorni in ospedale raccontò la sua vita al presidente della Melarancia. Ne è nato un libro, "Prostituita", un libro su una donna resa schiava a 14 anni, che ha contratto l'aids a 28 dopo un rapporto sessuale non protetto con l'uomo che pensava potesse essere suo marito, e invece era un truffatore che l'aveva già rivenduta ad altri protettori.
Più di 300 pagine intense, di viaggi obbligati dall'Albania alla Grecia, e poi in Italia, in Veneto e in Lombardia. Una donna che da sola riesce a liberarsi dai suoi schiavisti, ma mantiene come unica professione la prostituzione, l'unica che il mondo le ha imposto dai 14 anni in poi. "Viola ha potuto leggere quel libro, che in buona parte è scritto come se l'avesse scritto lei, in prima persona - racconta Paolo Cattaneo -. Si vede che sono stata brava a raccontare o che tu hai capito bene quel che dicevo".
Il libro è stato pubblicato nel 2006, alcuni mesi dopo la morte di Viola, da "Altro mondo editore". "La promozione del libro si è praticamente fermata - spiega Cattaneo -. E attualmente non c'è più un editore. Lo scopo di "Prostituita" era duplice: aiutare da un lato i parenti di Viola, che ha anche lasciato un figlio, e sostenere La Melarancia. E spero che quegli scopi possano realizzarsi, in una certa misura".
libro in cerca d'editore