mercoledì 16 giugno 2010

Zingonia, un problema elettorale

Zingonia è “un problema”, “una situazione non più sostenibile”, “una grande periferia di degrado”. Zingonia è così prima delle elezioni, che siano amministrative, regionali o politiche. Dopo le elezioni Zingonia è ancora una periferia di degrado, un problema, ma è anche bene lasciarla lì, che torna utile alla prossima tornata elettorale. Il gioco è questo ed è anche abbastanza chiaro. Basti l’ultimo esempio: dal settembre scorso Zingonia era finita di nuovo sotto i riflettori, in vista delle elezioni regionali. Le promesse di nuovi finanziamenti per abbattere i palazzoni di periferia e riqualificare la zona non sono mancate. Passano le elezioni, si fa il punto della situazione circa due mesi dopo. E si scopre che i fondi ora sono a rischio. Tutto in forse, spazzato via anche il titolo de l’Eco di Bergamo che sembrava annunciare l’imminente abbattimento dei palazzoni. E aspettiamo. Di nuovo. Da notare che ben prima dell’ultima fase in cui ci si è interessati a Zingonia i Comuni dell’area, con tutte le realtà del territorio, avevano presentato un ampio progetto di riqualificazione basato sui contratti di quartiere. Un progetto che si era classificato primo al bando della Regione Lombardia. Ma non se ne fece nulla. Poi una nuova ondata di promesse. E ora è colpa della manovra finanziaria, se i fondi non arrivano. C’è tempo.
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sabato 5 giugno 2010

le zanzare e il momento giusto

Son già troppe, le zanzare tigre. Mi siedo al tavolo di fronte al giardino, a mangiare, a leggere. Ed è un massacro. Ma c'è il momento giusto in cui ammazzarle, in cui la puntura non è ancora arrivata e la manata può essere decisiva, per farle fuori. E' quando posano il pungiglione sulla pelle, quando vivono (pure loro) quel momento d'attesa ancora prima della goduria, che è il momento di maggior debolezza. In quel momento non capiscono più niente, sono immobili, non le smuoverebbe niente. E uno sberlone non lo toglie nessuno, alle zanzare.
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