sabato 24 aprile 2010

Libero

Ci sono quelle serate in cui fai partire l'iPod o iTunes in modalità random su tutto il mondo musicale che hai caricato. E si passa dagli Almamegretta a Ben Harper, dalla Costruzione di un amore di Fossati ad I don't wanna waiting in vain di Bob Marley. E ti sembra che tutte le canzoni siano giuste, almeno fino ad un certo punto, o magari semplicemente te ne convinci. E c'è poco come autoconvincersi. Poi arriva “Noi bambine non abbiamo scelta” dei Baustelle e “in una vasca di Motel che male c'è...le parole che non posso dire quando piango in questo mondo stupido”. E allora stai lì e certe serate te le godi anche.


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